Come migliorare lo sguardo con la medicina estetica

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L’avanzare dell’età molte volte porta con sé degli inestetismi della pelle che ci fanno sentire meno belle e apprezzabili: la pelle perde elasticità, compaiono le rughe e le palpebre iniziano a cadere. Se però il cammino verso la terza età è inevitabile, i segni del tempo non lo sono. Le donne (ma anche gli uomini) hanno oggi a disposizione tantissimi strumenti per bloccarli.

In particolare, per ciò che riguarda gli occhi e lo sguardo, ci sono tanti modi per contrastare l’effetto del tempo: Il botulino e i lifting sono i più conosciuti, ma non sono di certo i soli. Oggi scopriamo insieme quali e quanti sono i nostri alleati per migliorare lo sguardo tramite la medicina estetica e perché è meglio optare per uno o per l’altro.

L’invecchiamento del contorno occhi

Il contorno occhi, o area perioculare, è sicuramente la zona più delicata del volto: la pelle è sottilissima e delicata. Ecco perché è soggetta a inestetismi più visibili. In questa e in altre zone delicate, il processo di invecchiamento della pelle è già visibile a partire dai 30 anni. 

I principali problemi che donne e uomini lamentano in questa zona sono:

  • La comparsa o l’indurimento delle linee di espressione intorno agli occhi.
  • Nascita delle rughe in generale.
  • Le cosiddette “zampe di gallina”. Rughe molto piccole e ravvicinate che diventano ancor più visibili quando si sorride.
  • Comparsa di capillari rossastri, blu o viola, che formano delle vere e proprie macchie, spesso più visibili in altre zone, come sulle gambe.
  • Cedimento e raggrinzimento della palpebra, principalmente nelle donne.
  • Borse e occhiaie.

La formazione di molti tra questi inestetismi, come rughe, occhiaie e borse, dipende quindi dalla perdita di tono cutaneo, di vigore e di elasticità. Come già detto, essendo conseguenza dell’invecchiamento, queste problematiche riguardano tutti, ma in alcune persone sono molto più evidenti che in altre.
Ciò può avvenire per diversi motivi che vanno dalla genetica o abitudini poco salutari (il fumo, stile di vita, alimentazione), al colore della pelle e possono dipendere perfino dall’utilizzo o meno degli occhiali da sole che proteggono maggiormente la zona.

Soluzioni estetiche per migliorare lo sguardo

Come anticipato, i modi per trattare la zona del contorno occhi in maniera efficace possono essere diversi. Vediamo ora insieme quali strumenti abbiamo a disposizione per agire sull’invecchiamento della pelle e ringiovanire lo sguardo.

Il botulino

Uno tra i metodi di medicina estetica tra i più conosciuti è sicuramente il botulino.
La tossina botulinica, o botulino, agisce nella zona occhi indebolendo il muscolo orbicolare dell’occhio, in modo da ridurre la sua forza di contrazione. In questo modo, abbiamo una sorta di impedimento nello “stringere” gli occhi. Il risultato è una distensione della pelle nella zona trattata e la riduzione e prevenzione delle rughe di varia natura.

Tra le rughe solitamente trattate col botulino ci sono:

    • “A zampa di gallina”, intorno agli occhi
    • Glabellari, tra il naso e le sopracciglia
    • Frontali

Il botulino è anche ottimo per il sollevamento della coda del sopracciglio.

In generale, la tossina botulinica ci impiega dai due ai cinque giorni ad agire e l’effetto del trattamento è già visibile dopo una sola settimana, anche se la massima efficacia si può notare dopo dieci o quindici giorni.

Gli effetti collaterali del trattamento botulinico

Il botulino è un prodotto molto fluido che viene iniettato con dei piccoli aghi nella parte superficiale del derma. Il trattamento è indolore, ma può causare degli effetti collaterali solitamente leggeri, come un leggero rossore, che scompare solitamente nel giro di un’ora, mal di testa o, in casi più rari, ematomi.

La procedura è comunque totalmente sicura ed efficace, se ci si affida a medici competenti, con esperienza, che utilizzano una tossina botulinica approvata dalla legislazione.

Il filler

Altro metodo molto conosciuto per intervenire sulla zona occhi è il filler.
I filler possono essere di diverse tipologie:

  • Temporanei
  • Semipermanenti
  • Permanenti

I filler temporanei sono prodotti con sostanze naturali, come il collagene o l’acido ialuronico, il più utilizzato. Hanno una durata di circa sei mesi, sono quindi in genere ripetuti circa due volte l’anno, e donano al viso un aspetto molto naturale.

I filler permanenti e semipermanenti agiscono invece in modo duraturo. Il trattamento consiste infatti nell’impiantare delle protesi siliconiche.

Il filler temporaneo è solitamente molto utilizzato contro le occhiaie, anche croniche: si tratta di un filler riempitivo e dermoristrutturante che ispessisce e leviga la pelle e rinvigorisce i tessuti, oltre a ridurre il tono scuro che assume la pelle sotto agli occhi.

Anche le rughe intorno agli occhi possono essere trattate con un filler specifico, a base di acido ialuronico leggermente reticolato. Per quanto riguarda le borse, invece, è spesso utilizzato come trattamento preventivo, in quanto non molto efficace quando queste si sono già formate.

Gli effetti collaterali del filler

Il trattamento con il filler, soprattutto con l’utilizzo dell’acido ialuronico, è quasi indolore e molto rapido, se effettuato nella maniera corretta da uno specialista e presenta davvero pochissime controindicazioni, che possono presentarsi sotto forma di ematomi, ecchimosi o edemi nei primi giorni dopo il trattamento.

Prima della seduta è necessario effettuare una visita presso il medico estetico di riferimento, che fornirà tutte le indicazioni su quale sia la strada migliore da percorrere in sicurezza, trattandosi come già detto di una zona molto delicata.

Anche chi si sottopone al trattamento, comunque, ha un ruolo chiave nel processo di guarigione e nel successo dell’intervento: usare prodotti specifici e adottare uno stile di vita che comprenda una dieta equilibrata, un giusto riposo e la giusta protezione solare contribuisce al mantenimento dei benefici generati dal trattamento, ottenendo uno sguardo ancor più luminoso. 

La blefaroplastica

Parliamo ora di un intervento specifico per ringiovanire la zona occhi, la blefaroplastica. Con il tempo, anche la palpebra superiore si appesantisce e la pelle perde di tono, questo oltre ad essere un problema estetico, può andare ad intaccare anche la vita. Questa caduta riguarda anche la palpebra inferiore e crea le già citate borse e occhiaie.

La blefaroplastica è un’operazione di chirurgia plastica che si occupa proprio della correzione delle palpebre, tramite l’asportazione e/o il riposizionamento dei tessuti e il loro rafforzamento. Si tratta di un intervento molto scelto dalle donne, in particolare tra i quaranta e i sessant’anni, anche se può essere effettuato da chiunque.

In un intervento completo di chirurgia dell’occhio, la correzione riguarda le palpebre, i tessuti circostanti le sopracciglia, l’area superiore del naso e la porzione superiore delle guance.

Questo intervento è spesso consigliato nei seguenti casi:

  • Presenza di borse 
  • Occhi o palpebre cadenti, solitamente trattati con la blefaroplastica superiore
  • occhiaie
  • zampe di gallina e rilassamento della pelle, solitamente trattati con la blefaroplastica inferiore
  • rigonfiamenti palpebrali che causano arrossamenti, lacrimazione o restringimento del campo visivo

Come detto, questo intervento viene spesso effettuato non solo a fini cosmetici: il rilassamento della palpebra può ridurre il campo visivo del paziente, fino ad incidere sulla qualità della vita limitando attività semplici come leggere o guidare.

L’intervento di Blefaroplastica

L’intervento ha solitamente una durata che varia dai 20 minuti alle due ore, in base alla complessità, al caso specifico e alle palpebre su cui si va ad agire.
Durante l’intervento vengono effettuate delle incisioni sulle palpebre, in modo che le cicatrici rimangano quasi completamente invisibili sovrapponendosi alle naturali pieghe della pelle. Attraverso queste incisioni il chirurgo elimina il tessuto e il grasso in eccesso e ridona tonicità allo sguardo.

In questo, come negli altri casi, sono importantissime le visite pre-operatorie e gli esami specifici concordati col medico, per capire se l’intervento possa essere effettuato o meno, in sicurezza.

E’ anche fondamentale l’attenzione del paziente durante la guarigione: corretta igiene, l’utilizzo del collirio, la non esposizione al sole e altri consigli forniti dal medico garantiscono che l’intervento vada a buon fine senza problematiche.
I risultati sono visibili dopo circa tre settimane, con il picco positivo intorno ai sei mesi dall’intervento.

La blefaroplastica è uno tra gli interventi chirurgici di ringiovanimento più richiesti, in quanto poco invasivo e molto efficace. Negli ultimi anni sta spopolando anche la blefaroplastica laser, che sostituendo l’utilizzo del bisturi, rende l’intervento più veloce e con tempi di recupero più rapidi.

Oltre alla cura richiesta a chi si sottopone all’intervento, comunque, il consiglio è sempre quello di rivolgersi ad un esperto che ci spieghi l’intera procedura in modo semplice e comprensibile e in cui si riponga fiducia.

Altre soluzioni per ringiovanire lo sguardo

Oltre al botulino, al filler e alla blefaroplastica, si possono scegliere soluzioni alternative e più specifiche per migliorare il proprio aspetto estetico e contrastare i segni dello scorrere del tempo nella zona del contorno occhi.

  • Lifting. In particolare la procedura del Soft Lifting, personalizzabile e indolore. Un piccolo intervento effettuato solitamente in anestesia locale, con cui vengono inseriti dei fili facciali che ridanno volume e risollevano il sopracciglio, ad esempio, ringiovanendo all’istante la palpebra superiore. Questo intervento lascia solo una piccola cicatrice perfettamente nascosta dai capelli.
  • PRP, “Plasma ricco di piastrine”, liquido bio ottenuto centrifugando il sangue. Una procedura molto usata per trattare svariati inestetismi, tra cui le rughe del volto.
  • Trattamenti mesoterapici biorivitalizzanti, utilizzati ad esempio per le occhiaie, che eliminano il gonfiore e nutrono la pelle
  • Peeling chimici per alcune rughe del contorno occhi. Si tratta di trattamenti che danno una vera e propria “rinfrescata” al viso

Quale soluzione scegliere?

Il contorno occhi è una zona su cui si può agire con diverse modalità: alcune rughe possono essere trattate intraprendendo una determinata strada, mentre altre necessitano una strada diversa. Inoltre, la scelta di un trattamento piuttosto che un’altro dipende anche da quali risultati vogliamo ottenere e per quanto tempo.

Per capire quale sia il trattamento migliore per noi, bisogna innanzitutto fare una differenza tra rughe statiche e rughe dinamiche, che richiedono trattamenti diversi.

Le rughe statiche sono generalmente causate dalla posizione che si assume durante il riposo e possono essere corrette con un filler temporaneo di acido ialuronico.

Le rughe dinamiche, invece, sono generate dai movimenti del viso (rughe tra le sopracciglia o zampe di gallina).

In questi casi è consigliato il botulino, perché è la contrazione dei muscoli facciali che va limitata: meno botulino si utilizza e più garantita sarà l’espressività del volto.

Quindi, se il filler è consigliato per le persone più giovani che vogliono andare a riempire i solchi causati da rughe evidenti, il botulino è ottimale per le rughe causate dall’avanzare dell’età e quindi a partire dai quarant’anni.

In linea di massima, comunque, se le rughe sono localizzate solo nel contorno occhi e non ricoprono tutto il viso, si sconsigliano interventi invasivi come il lifting, che è più consigliato con l’avanzare dell’età e la comparsa di altre rughe.

Per quanto riguarda la caduta delle palpebre, invece, l’unica soluzione è la blefaroplastica, nonostante dei leggeri miglioramenti si notino anche con l’utilizzo del botulino e del filler.

In ogni caso il trattamento del contorno occhi è molto personalizzato e va studiato insieme al proprio medico di riferimento. Molto spesso è l’unione calibrata tra i vari trattamenti che restituisce i risultati più duraturi. E’ importante ricordare che è bene diffidare da soluzioni low cost e assicurarsi sempre di rivolgersi a centri specializzati che utilizzino prodotti autorizzati dal Ministero della Salute.

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